La domanda che mi viene fatta più spesso è: “ Dottore, ma se io mangio bene, che bisogno ho di prendere integratori?”
In effetti è vero, una sana e bilanciata alimentazione aiuta, ma è inutile negarlo: il cibo di oggi non è più quello di una volta!
Colpa delle mezze stagioni che non ci sono più?
Non solo, ma sicuramente anche questo conta molto.
Gli standard di vendita e distribuzione del cibo infatti, impongono la disponibilità costante di qualsiasi prodotto in qualsiasi stagione o luogo; non ci stupiamo di trovare prodotti tropicali costantemente presenti tra i banchi del supermercato e nemmeno di iniziare a mangiare le albicocche a febbraio.
Probabilmente la maggior parte di noi, non saprebbe nemmeno più stabilire quale siano i veri “prodotti di stagione”, visto che ormai ci sono serre in grado di simulare ogni temperatura e condizione atmosferica e navi con celle frigorifere così grandi da permettere una traversata oceanica senza che neanche un mango marcisca.
E tutto questo, dal punto di vista della comodità è sensazionale, ma vi siete mai chiesti quali siano le reali conseguenze di tutto questo?
Perchè delle conseguenze ci sono ed il problema non si limita solo alle verdure o alla frutta, è molto più esteso:
Cosa succederà alla frutta o alla verdura, se al posto che maturare al sole, maturerà sotto una lampada o in frigorifero?
Che valori nutrizionali avrà la carne di una mucca, che non aveva spazio nemmeno per muoversi sgranchirsi un po’ le gambe?
Che effetto avranno sul nostro colesterolo uova prodotte da una gallina costantemente sotto stress per le condizioni esasperanti in cui vive?
In gergo tecnico, dal punto di vista nutrizionale, le conseguenze più evidenti si possono osservare nel drammatico calo della QUALITA’ DEI MACRONUTRIENTI e di QUANTITA’ dei MICRONUTRIENTI presenti negli alimenti.
Cosa vuol dire in parole povere?
Vuol dire che non solo non possiamo più contare sul fatto che mangiando un salmone avremo un corretto apporto di grassi Omega 3 (macronutrienti), ma anche che se condiremo quel salmone con del limone, per arrivare ad un quantitativo utile di vitamina C (micronutriente) dovremo usare una limonata intera.
Il paradosso di tutto questo sapete qual’è?
Che mangiamo progressivamente sempre di più, per trovarci un una crescente condizione di malnutrizione.
E cosa succede ad un organismo quando le sue esigenze nutrizionali non vengono soddisfatte?
Esso attingerà alle sue scorte, che nel caso di una carenza di minerali o di amminoacidi verranno mobilitate dai tessuti che ne sono più ricchi quali rispettivamente, ossa denti e muscoli.
E quindi, con l’andare del tempo ci troveremo sempre più indeboliti, infiammati e ..grassi..
A fronte di quanto detto fino ad ora, il perchè dell’integrazione inizia a risultare abbastanza evidente, ma come scegliere quella giusta?
Per prima Non siate “ tirchi” sui vostri integratori e ricercate prodotti di qualità.
Assumete prodotti troppo chimici o provenienti da fonti scadenti, non solo potrebbe rivelarsi totalmente inutile, ma addirittura nocivo.
L’esempio più lampante possiamo trovarlo ancora una volta nei nostri omega 3; assumendo integratori estratti da fonti “economiche” e non controllate, rischieremmo infatti di incorrere in una costante e dannosa ingestione di mercurio.
Le caratteristiche più importanti da considerare durante la vostra scelta saranno quindi l’origine naturale del prodotto e la sua biodisponibilità.
Prediligendo molecole biodisponibili, sarete sicuri che, ad una piccola quantità assunta, corrisponda un grande quantitativo assorbito e questo, se ci pensate un attimo, vi ripagherà dell’investimento iniziale, perchè avrete si’comprato un prodotto più caro, ma ne dovrete utilizzare meno per ottenere lo stesso effetto.
Ovviamente, la stessa regola vale per il cibo, è molto importante scegliere cibi di qualità e imparare a regolarsi con le quantità.
Ricordatevi che il vostro corpo è come una macchina e usare benzina allungata con acqua, per spendere di meno, forse vi darà la sensazione di avere il serbatoio pieno, ma starà distruggendo il vostro motore.